Come vivere al meglio l’hybrid working

Come trovare un nuovo equilibrio tra il lavoro da remoto e quello in presenza? Che sia per due/tre giorni la settimana o meno, ciò che conta a livello organizzativo e personale è vivere al meglio questo nuovo contesto ibrido, promuovendo gli aspetti positivi di entrambe le modalità e prevenendo le difficoltà e i rischi che comportano.
Gli studi internazionali Cegos hanno quindi individuato 8 pratiche con relative competenze da sviluppare, adatte a manager e dipendenti. Si tratta di competenze individuali e collettive che ogni lavoratore e azienda dovrà coltivare, collaborando nella creazione di un ambiente di lavoro, che anche se hybrid, dovrà essere sempre più inclusivo e responsabile.
In dettaglio, le 8 pratiche sono ‘Working from anywhere. Crea la tua working area’, ‘Proximity. Resta connesso’, ‘Time management. Pianifica in anticipo le attività principali’, ‘Workload Management. Concentrati per gestire al meglio il lavoro’, ‘Positive thinking. Attiva un atteggiamento positivo’, ‘Become influencer. Fai crescere la tua area di influenza’, ‘Free Thinking. Potenzia la tua creatività’, e ‘Get fit. Mantieni in forma corpo e mente’.

Il nuovo approccio ibrido al lavoro

“L’hybrid working – commenta Silvia Martinelli, regional manager & international projects manager di Cegos Italia – sta diventando di uso comune, nonostante la tendenza rimanga orientata prevalentemente verso una modalità ‘remote-first’, anche a seguito della recente impennata di contagi. È evidente che questo nuovo approccio ‘ibrido’ – aggiunge Silvia Martinelli – sottolinea ancor più l’importanza del rispetto dell’equità e la salvaguardia della cultura aziendale”.

L’importanza di sviluppare competenze

Il Cegos observatory barometer 2021 ha rilevato l’incremento generalizzato dell’utilizzo della formazione online a seguito dell’emergenza sanitaria, e confermato che le competenze da padroneggiare in via prioritaria sono remote management, comunicazione digitale e capacità di adattamento. 
Lo sviluppo delle competenze è infatti la chiave per fronteggiare la trasformazione digitale secondo 9 responsabili delle risorse umane su 10. Allo stesso modo, il 94% dei dipendenti, sempre più sensibili e attenti dopo quasi due anni di pandemia, si dichiara pronto a seguire autonomamente percorsi formativi per adattarsi ai cambiamenti su ruoli e competenze. 

La formazione rappresenta un cambio di mindset considerevole

“Chi lavora da remoto – spiega Silvia Martinelli – qualora non correttamente supportato, corre il rischio di rimanere ai margini dell’organizzazione. Diventa cruciale, quindi, che qualsiasi modello applicato non venga lasciato all’improvvisazione e che tutti i dipendenti siano messi in condizione di procedere allineati verso un unico obiettivo, ne siano ispirati nelle loro azioni quotidiane e siano supportati in ogni aspetto delle attività. In questo scenario la formazione rappresenta un cambio di mindset considerevole: oggi apprendere è fondamentale non per mettere da parte nozioni che potrebbero servire in futuro ma, al contrario, per testarle e applicarle immediatamente”.

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