Italiani, oltre la metà sta programmando le vacanze

Le limitazioni dovute alla pandemia si fanno sempre più lievi e di conseguenza ritorna la voglia di viaggiare. Tanto che oltre la metà degli italiani (51%) avrebbe deciso di andare in vacanza per i prossimi mesi, con il 16% che ha già prenotato. Al netto di chi ci sta pensando ma manifesta ancora un livello di indecisione (18%), gli italiani pronti a fare le valigie sarebbero circa 30 milioni di individui. Il 2022 segnerebbe un incremento dei flussi turistici in Italia: quasi 343 milioni di presenze e poco più di 92 milioni di arrivi, con una crescita rispettivamente pari al 35% e al 43% rispetto all’anno precedente. Segnali in ripresa, dunque, per il settore nel Belpaese anche se ancora al di sotto dei risultati registrati nel 2019, con un 21,4% di presenze e un -29,6% di arrivi. Effetto traino anche sulla spesa turistica che, in valore assoluto, supererebbe i 26 miliardi di euro. E, intanto, la guerra in Ucraina non risparmia gravi contraccolpi sul turismo italiano: poco meno di 6 milioni di italiani hanno già rinunciato alla vacanza per timore degli effetti del conflitto. Infine, per l’anno in corso stimata l’assenza dall’Italia di oltre 300 mila turisti ucraini e russi con una riduzione di 2,4 milioni di presenze e una contrazione della spesa turistica per quasi 180 milioni di euro.

L’industria del turismo torna a crescere

In base a quanto emerge da una previsione dell’istituto Demoskopika che ha stimato i flussi turistici sulla base dell’imposta di soggiorno rilevabile dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE) e delle recenti previsioni dell’Istat per il 2021, si prevedono quasi 343 milioni di pernottamenti stimati. Effetto positivo anche sulla spesa turistica: ben 26 miliardi previsti, con una crescita dell’11,8% rispetto al 2021. Oltre 9 milioni gli italiani che hanno già prenotato una vacanza per i prossimi mesi. E, intanto, la guerra in Ucraina genera una contrazione di quasi 180 milioni di euro di spesa turistica. Guerra e Covid condizionano il turismo italiano: 11 milioni di italiani rinunciano alle vacanze. Il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, ha dichiarato: “La pandemia ha affermato il profilo del turista sostenibile. In quest’ottica, è necessario sfruttare consapevolmente le risorse del PNRR per sostenere la ripresa del turismo”.

Le destinazioni scelte

Ma dove andranno in vacanza i nostri connazionali?  La destinazione prediletta è l’Italia. Il 16% ha già prenotato la villeggiatura, soprattutto nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni, mentre il 35% sta pensando di programmare una vacanza per il rimanente periodo dell’anno in corso. Significativo, inoltre, il 18% che, pur manifestando interesse a partire, si dichiara attualmente indeciso. E, ancora. Prevale la vacanza “nazionalista”: 9 italiani su 10, pronti a “fare le valigie”, la trascorreranno nel Belpaese. Sul versante opposto, il 10% ha in programma di recarsi all’estero, di cui, il 7% ha programmato il viaggio in una destinazione europea, mentre il rimanente 3%, opta per una vacanza internazionale. Anche in questo caso, saranno i giovani (18-35 anni) a propendere maggiormente per un viaggio oltre confine.

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