Assegno Unico: cosa succede se non si presenta l’ISEE?

L’Assegno Universale Unico (AUU) è il contributo economico fornito dall’INPS a tutte le famiglie con figli a carico che riunisce e sostituisce i bonus di maternità e i bonus regionali precedentemente esistenti. Ma se per presentare la richiesta dell’Assegno Unico 2023 è necessario fornire in anticipo l’ISEE, è comunque possibile richiederlo anche in assenza dell’Indicatore della situazione economica e sociale. In tal caso l’importo sarà quello minimo, ovvero 50 euro mensili per ogni figlio minore a carico presente all’interno del nucleo familiare. L’assegno unico per i figli, in quanto di portata universale, è quindi riconosciuto anche a coloro che non dispongono di una dichiarazione ISEE, o che scelgono di non presentarla. 

Per chi non lo presenta l’importo è pari a un ISEE superiore a 40.000 euro

Nel caso l’ISEE non venga presentato, si avrà quindi sempre diritto all’Assegno, ma sarà pari all’importo dovuto relativamente a un ISEE superiore a 40.000 euro. Viceversa, chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro avrà diritto alla agevolazione più alta per ciascun figlio. Alcuni mesi fa, però, il Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità ha dichiarato durante la presentazione della legge di Bilancio l’intenzione di rivedere il ‘fattore ISEE’ per determinare gli importi degli assegni unici e universali, legandoli al nuovo quoziente familiare.

Tutti gli aumenti in vigore dal 1° gennaio 2023

La legge di bilancio approvata nello scorso dicembre 2022, in vigore dal 1° gennaio 2023, ha introdotto alcune novità per l’Assegno Unico e Universale. Anzitutto, un aumento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di meno di un anno, un aumento del 50% dell’assegno unico per i figli con un’età compresa tra 1 e 3 anni, per nuclei familiari con almeno 3 figli e con ISEE fino a 40.000 euro. Inoltre, un aumento del 50% dell’assegno per le famiglie con 4 o più figli. La legge ha inoltre confermato gli aumenti già stati previsti nel 2022 per i figli disabili sopra i 18 anni senza che vi sia limite d’età.

L’assegno viene versato direttamente sul conto corrente del richiedente

In ogni caso, il processo di invio telematico AUU 2023 è attivo dal 1° marzo. L’assegno sarà versato direttamente sul conto corrente intestato al richiedente, come indicato durante la domanda. Il contributo viene elargito mensilmente e verrà accreditato entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, seguito da un versamento mensile regolare. Nel caso di ritardi nel pagamento, eventuali somme arretrate saranno pagate in un’unica soluzione durante la prima mensilità disponibile.
Ma è necessario modificare la domanda di Assegno Unico già presentata per aggiornare il proprio ISEE? La risposta è negativa. È sufficiente compilare un modulo sul sito dell’INPS, o recarsi presso le sedi territoriali dell’INPS o un CAF convenzionato con l’INPS per ricevere assistenza gratuita.

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