Fatturazione elettronica: le novità del 2024

Lo scorso 31 dicembre è scaduto il regime transitorio previsto dal Decreto Legislativo 127/2015 che a determinate condizioni consentiva ai titolari di partita IVA di continuare a utilizzare le fatture cartacee, almeno per le transazioni tra privati.
L’obbligo di fatturazione elettronica è invecescattato subito per forfettari, minimi ed enti del terzo settore in regime forfettario, che emettono fatture alle Pubbliche amministrazioni.

Cosa è cambiato dal 1° gennaio 2024? La principale novità è l’estensione dell’obbligo di fatturazione tramite SDI anche a titolari di partita IVA in regime forfettario o appartenenti al vecchio regime dei minimi. Ma non è l’unica.

Rendere più facilmente tracciabili gli importi fatturati

In ogni caso, dal 1° gennaio 2024 chiunque emette fattura dovrà farlo in formato elettronico. Secondo le stime, mezzo milione di professionisti in più potrebbero trovarsi per la prima volta alle prese con la fatturazione elettronica.

La novità è intesa a semplificare numerose operazioni fiscali e soprattutto a rendere più facilmente tracciabili e conoscibili al fisco gli importi fatturati.
La conseguenza più rilevante è la maggiore probabilità di essere oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate su acquisti e forniture incongrue rispetto al volume di fatturato.

L’obbligo della conservazione a norma delle fatture

Ma non mancano conseguenze più pratiche: ci si deve infatti registrare sull’applicativo disponibile gratuitamente sul sito della stessa Agenzia che consente di emettere e conservare le proprie fatture.
Tra gli obblighi che derivano dalla fatturazione elettronica estesa anche a forfettari e minimi, di cui gli stessi potrebbero sottostimare l’importanza, c’è infatti anche quello della registrazione e conservazione a norma delle fatture elettroniche.

I migliori servizi di fatturazione elettronica si occupano anche di questo aspetto, ma per una maggiore sicurezza e per riuscire a conservare in un unico ‘luogo’ tutta la documentazione digitale della propria azienda si potrebbe optare per servizi ad hoc, come Doceasy.

Cambiano gli elenchi di controllo e le modalità per accedere al reverse change

Per tornare alle novità 2024 sulla fatturazione elettronica, quest’anno cambiano gli elenchi di controllo. In pratica, viene rifiutata la fattura elettronica se viene riscontrata l’invalidità della dichiarazione d’intento. Cambiano anche le modalità per accedere al regime del reverse change. Anche nel caso delle operazioni realizzate con l’estero, ma non correttamente assoggettate a tale regime, si potrà ricorrere al documento TD28.

Altre novità previste sono quelle che consentono agli operatori agricoli in regime speciale di gestire automaticamente le liquidazioni IVA, e soprattutto, l’applicazione delle regole tecniche previste in Europa per le fatture elettroniche verso le PA e capaci di garantirne la piena interoperabilità. 

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